Venerdì 29 Novembre 2024 ore 20.30
Monastero di Trinità dei Monti, Refettorio dei Minimi – ingresso € 15,00
Stabat Mater. Musiche per la Pasqua dal Regno di Napoli
Ensemble Orfeo Futuro
Carmela Osato, soprano
Antonia Salzano, alto
Giovanni Rota, violino
Federico Maria Valerio, violino
Valerio Latartara, viola da braccio
Gioacchino De Padova, viola da gamba
Silvia De Rosso, violone
Gabriele Natilla, arciliuto
Giuseppe Petrella, tiorba
Pierfrancesco Borrelli, organo e direzione
PROGRAMMA
Gaetano Veneziano (1665 – 1716)
Responde mihi (lettione prima del secondo notturno)
per alto, violini e basso continuo
Francesco Feo (1691 – 1761)
Salve Regina in Do min per soprano, archi e b.c.
- Largo “Salve Regina”; 2 Vivace “Ad te clamamus”; 3. Largo “Ad te suspiramus”; 4. Allegro “Eia ergo”; 5. Tempo giusto “Et Jesum”; 6. Largo “O clemens”
Nicola Fiorenza (1700 –1764)
Sinfonia in Sol maggiore per archi e b.c.
Largo – Allegro – Grave – Allegro
Domenico Sarri (1679 –1744)
Qui tollis peccata mundi per alto, archi e b.c
Pasquale Cafaro (1708 – 1787)
Stabat Mater in Sol min per soprano, alto, archi e continuo
Negli ultimi anni sono giunte dalle fonti d’archivio molte novità interessanti sulle attività di musica sacra a Napoli: le ricerche negli archivi di congregazioni, chiese, monasteri, conservatori arricchiscono il quadro con nuove scoperte e in qualche caso correggono alcune “certezze” acquisite e chiariscono alcune “approssimazioni” sedimentate.
E’ il caso dello Stabat Mater in sol minore per voci di soprano e contralto, con archi e basso continuo di Pasquale Cafaro (San Pietro in Galatina, 1715 – Napoli, 1787). Di questo autore è ben noto l’altro Stabat, a 5 voci, mentre l’opera presentata qui era finora di autore incerto.
Una lunga storia di bibliotecari del Conservatorio San Pietro a Majella accompagna questo manoscritto: Francesco Rondinella, aiutante di Francesco Florimo, l’aveva attribuita a Nicola Bonifacio Logroscino, altro musicista originario della Puglia e anch’egli attivo a Napoli.
Anna Mondolfi, anch’ella bibliotecaria in quel Conservatorio, circa 60 anni fa aveva analizzato la grafia e i tratti stilistici del manoscritto ed aveva ipotizzato che l’autore fosse Cafaro; infine recentemente Mauro Amato lo conferma, confrontando la scrittura con quella di un autografo datato 1747, il Mottetto pastorale Gaude plaude. Infine una copia del nostro Stabat, attribuito sempre a Cafaro, è conservato alla British Library.
L’ensemble Orfeo Futuro offre al pubblico l’esecuzione dello Stabat Mater a due voci nell’edizione critica curata recentemente da Francesco Cirillo, presentandola accanto ad opere sacre di altri pugliesi attivi a Napoli nella prima metà del XVIII secolo, ancora poco eseguiti: Gaetano Veneziano da Bisceglie e Domenico Sarro da Trani. (Pierfrancesco Borrelli)
L’Ensemble Orfeo Futuro riunisce musicisti provenienti da diverse esperienze internazionali nel campo delle prassi esecutive storiche. Lavora su progetti inediti e di largo respiro, in particolare incrociando repertori antichi e contemporanei. Dal 2010 ad oggi ha realizzato centinaia di concerti e numerosi CD anche in collaborazione con altri artisti e gruppi; nel 2019 ha realizzato De L’Infinito, con musiche di Claudio Monteverdi e del compositore Gianvincenzo Cresta (1968) in collaborazione con il prestigioso ensemble vocale Spirito di Lione, sotto la direzione di Nicole Corti, che ha debuttato alla Biennale Musica di Venezia e poi in tour in Italia e Francia.
Sempre con l’ensemble Spirito di Lione nel 2021 ha registrato la Missa in Illo Tempore di Claudio Monteverdi in un CD per Digressione Music. La formazione da camera di Orfeo Futuro è diretta da Pierfrancesco Borrelli ed ha al suo attivo la partecipazione ai più importanti festival nazionali ed internazionali nel settore della musica antica.