Lunedì 9 Dicembre 2024 ore 20.30
Monastero di Trinità dei Monti, Refettorio dei Minimi – ingresso € 15,00
Musiche di A. Vivaldi, G. B. Reali, A. Corelli
Ensemble ‘Le Consort’
Théotime Langlois de Swarte, violino barocco
Sophie de Bardonnèche, violino barocco
Justin Taylor, clavicembalo
L’Ensemble ‘Le Consort’, si è costituito a Parigi nel 2015, dedicandosi alla musica barocca e, in particolare, al genere della trio-sonata, un repertorio approfondito, suonato, registrato e interpretato con entusiasmo, sincerità e modernità.
La sonata a tre è stata il genere più amato dell’epoca barocca, meritando un gruppo specificatamente dedicato ad essa, capace di dare a questo genere un’interpretazione personale, dinamica e colorata; pochissimi ensemble eseguono questo repertorio nonostante l’immensa ampiezza della musica scritta per questo organico. La sonata a tre, infatti, può essere paragonata al quartetto d’archi dell’epoca classica e romantica: dal 1600 al 1800 genere più popolare della musica da camera.
Formato da due violini, un violoncello e un clavicembalo, Le Consort ha già sviluppato numerosi progetti e collaborazioni ed è considerato “uno dei maggiori protagonisti della scena barocca francese” (Diapason, ottobre 2019). Nel giugno 2017 ha vinto il Primo Premio e il Premio del Pubblico al Concorso Internazionale Val de Loire, presieduto da William Christie, e da allora ha suonato in numerose sale francesi ed europee (Auditorium de Radio France, Elbphilharmonie di Amburgo, Auditori de Barcelona, Festival de la Roque d’Anthéron).
Il repertorio del gruppo comprende opere di compositori quali Corelli, Vivaldi, Couperin, Purcell, ma anche compositori rimasti finora sconosciuti, come Jean-François Dandrieu, Louis-Antoine Lefevre e Giovanni Battista Reali, autori che l’ensemble ha registrato per la prima volta, rispettivamente negli album Venez cher ombre e Specchio Veneziano per Opus 1.
La crescita delle carriere soliste dei suoi componenti, inoltre, ha portato Le Consort a svilupparsi e prosperare in formazioni più ampie, per concerti per violino o progetti operistici. Grazie alla notevole esperienza nella musica da camera, infatti, il cambiamento delle formazioni avviene in modo molto fluido e i riflessi cameristici si irradiano all’intero organico.