OTTAVO APPUNTAMENTO della XVI Edizione del Roma Festival Barocco
ANTONIO VIVALDI (1678 – 1741)
CONCERTI A CINQUE
I Solisti di Camerata Accademica
ELICIA SILVERSTEIN, Violino
PAOLO FALDI, Flauto Dolce e Oboe
PRISKA COMPLOI, Oboe e Flauto Dolce
STEFANO SOPRANZI, Fagotto
SEBASTIANO SEVERI, violoncello
ALBERTO MARON, clavicembalo
Paolo Faldi, direttore
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Concerto in sol minore RV 105 per flauto, oboe, violino, fagotto & basso continuo
Allegro – Largo – Allegro molto
Concerto in do maggiore RV 88 per flauto, oboe, violino, fagotto & basso continuo
Allegro – Cantabile – Allegro molto
Concerto in fa maggiore RV 99 per flauto, violino, oboe, fagotto & basso continuo
Allegro – Largo – Allegro
Concerto in re maggiore La Pastorella RV 95 per flauto, oboe, violino, fagotto & basso continuo
Allegro – Largo – Allegro
Concerto in sol minore RV 107 per flauto, oboe, violino, fagotto & basso continuo
Allegro – Largo – Presto
Concerto in re maggiore RV 84 per flauto, oboe, violino, fagotto & basso continuo
Allegro – Largo – Allegro
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Il corpus delle opere vivaldiane è conservato nella sua maggioranza presso la Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino.
Nel suo celebre catalogo vivaldiano Peter Ryom ha riunito sotto la dicitura «Compositions avec plusieurs instruments et basse continue» i concerti per flauto, oboe, violino, fagotto e basso continuo. Questi concerti furono presumibilmente scritti da Vivaldi verso la fine del primo decennio del ‘700. Non abbiamo notizie di altri concerti con tale formazione in Italia; le uniche attestazioni quasi coeve sono infatti i Concerti avec plusieurs instruments di J.S. Bach (i celebri Concerti Brandeburghesi) e le uniche copie oltralpe di tali composizioni le troviamo soltanto a Manchester e a Dresda.
La struttura prevalente è in tre movimenti: allegro-largo-allegro. Molti dei concerti da camera possono essere ascritti a concerti solistici (o concerti grossi) in miniatura, ove a volte uno strumento prende il sopravvento sugli altri, tant’è che 6 di questi concerti hanno una versione posteriore “solistica” con orchestra e basso continuo, elaborati soprattutto per flauto, archi e b.c. nell’opera X pubblicata ad Amsterdam nel 1728 dall’editore Le Cene.
L’uso del flauto traverso, strumento che prese piede a Venezia in maniera costante verso la seconda e terza decade del ‘700, fa presupporre che tali concerti non vennero concepiti per l’Ospedale della Pieta’ e suonati dalle celebri “putte”, ma per la corte di Mantova, dove il “prete rosso” fu al servizio tra il 1718 ed il 1720 come “Maestro di cappella da camera”. Alcuni concerti (che Vivaldi chiama appunto semplicemente “concerti”) vengono caratterizzati con un titolo: “il Gardellino”; “La Pastorella”; “Tempesta di mare”.
Flauto traverso, o meglio traversiere, e flauto dolce (che era sempre in Italia chiamato semplicemente “Flauto”) erano strumenti quasi interscambiabili; per tale motivo è possibile usare sia il traversiere che il flauto dolce. A conferma di tale pratica in uso alla fine del XVII secolo è l’attestazione nel trattatello di Bartolomeo Bismantova l’iconografia del “Flauto Italiano”, ovvero un flauto dolce in sol.
Freschezza, virtuosismo, nobiltà degli adagi sono le caratteristiche principali dei concerti a 5, musica che non smette di deliziare cuori ed orecchie di tutti noi.
Vincitrice del 2020 BBC Music Magazine-Award, Elicia Silverstein si e’ presentata nei palcoscenici di tutto il mondo sia come esecutrice di musica moderna sia come interprete di musica antica con strumenti storici. I suoi concerti sono stati recensiti dalle piu’ importanti testate musicali come “The Strad”, “Gramophone” ecc.
Come solista ha suonato con importanti gruppi storici quali Orchestra The Age of Enlightenment,
Barokkanerne (Norway), Ensemble Odyssee (Netherlands), Cathedra Camerata (US), Tesserae Baroque (US), the Steinitz Bach Players (UK), ed Ensemble Paulus Barokk (Norway).
Ha collabortato con Accademia Bizantina, B’Rock (Belgium), the Handel and Haydn Society (USA), and Les Inventions (France. Ha presentato recital solistici al Barbican’s Baroque per il Edge festival (UK), Wonderfeel Festival (Netherlands), Larvik Barokk Festival (Norway), Brighton Early Music Festival (UK), Capella Cracoviensis’Musica Poetica Festival (Poland), Festival Internacional de Música de Espinho (Portugal), Bologna Modern (Italy) e molti altri.
Affianca l’attivita’ di solista con quella cameristica suonando in duo violino-fortepiano e con i migliori gruppi e musicisti di musica moderna e dantica.
Elicia suona un violino Jean- Baptiste Vuillaume del 1856, copia di un Guarnerius del Gesu’.
Fiorentino di nascita, bolognese di adozione, Paolo Faldi inizia lo studio di violino, oboe e flauto dolce in giovane età. Si diploma in oboe moderno, flauto dolce ed oboe barocco suonando con tutti i gruppi di musica antica. Per 20 anni è oboista e flautista di Hesperion XX (e XXI) e de Le Concert de Nations di Jordi Savall coi quali ha suonato in Europa, Asia e Stati Uniti. Fondatore dell’Orchestra Barocca di Bologna e dell’orchestra barocca di Padova “Camerata Accademica”, collabora in qualità di flautista, oboista e direttore con l’Orchestra Barocca San Marco di Pordenone. Insegna Flauto Dolce ed Oboe barocco presso il Conservatorio Pollini di Padova.
Ha organizzato masterclass presso il Conservatorio di Padova con i più celebri flautisti dolci, tra cui D. Laurin, E. Bosgraaf, L. Cavasanti, con i quali ha effettuato concerti in collaborazione con Camerata Accademica.
Come direttore di Camerata Accademica ha effettuato numerosi concerti nei festival italiani: Galuppi Festival di Venezia, “Grandezze&Meraviglie” di Modena, “Festival di Musica Sacra di Trento e Bolzano”, Roma Festival Barocco. Ha inciso più di 40 CD con le varie orchestre e formazioni cameristiche con le quali ha collaborato; ultima uscita il CD contente le cantate di Alessandro e Benedetto Marcello eseguite con Camerata Accademica e la soprano Lucia Cortese, trasmesso su Radio3Classica nel gennaio 2020.
Il gruppo strumentale Camerata Accademica nasce nel 2015 da un’idea di Paolo Faldi di formare un ensemble di giovani musicisti specializzato nel repertorio barocco e classico con strumenti storici, o, come si usa dire oggi, con prassi storicamente informata. Camerata Accademica si è già esibita per associazioni concertistiche di rilievo, quali Festival Grandezze&Meraviglie di Modena, Galuppi Festival di Venezia, Associazione Trento Musica, Emilia-Romagna Festival, Festival Roma Barocco, Festival Internazionale di Musica Antica di Brezice (Slovenia). collaborando con istituzioni orchestrali tra le più affermate, tra cui l’Orchestra Barocca San Marco di Pordenone e con cantanti quali Gemma Bertagnolli, Sara Mingardo, Mauro Borgioni, Paolo Borgonovo, flautisti di alta caratura come Dan Laurin, cembalisti e organisti tra cui Roberto Loreggian e Manuel Tomadin, violinisti quali Federico Guglielmo. Al suo attivo vanta già un repertorio di prestigio, tra cui spiccano Johannes Passion, Magnificat, Concerti Brandeburghesi di J.S. Bach, Gloria di Antonio Vivaldi, The Fairy Queen di H. Purcell, Water Music di G.F. Handel. Ha presentato in prima esecuzione mondiale in tempi moderni l’Oratorio “Il martirio di S. Caterina” di A. Caldara. Ha inciso per la casa discografica Elegia un CD di cantate di Alessandro e Benedetto Marcello con il soprano Lucia Cortese.
Acquista i biglietti: https://www.diyticket.it/events/musica/14348/antonio-vivaldi-1678-1741-concerti-a-cinque