SETTIMO APPUNTAMENTO della XVI Edizione del Roma Festival Barocco
ANTONIO CALDARA (1670 -1736): MADDALENA AI PIEDI DI CRISTO
Oratorio per soli e strumenti
Personaggi e interpreti:
Maddalena, soprano: Jin Jiayu
Marta, soprano: Elena Finelli
Amor Terreno, mezzo/contralto: Asia Trifari
Amor Celeste, mezzo/contralto: Elisabetta Ricci
Cristo, tenore: Roberto Manuel Zangari
Fariseo, basso: Antonino Arcilesi
ENRICO ONOFRI, direttore
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Violini I:
Rossella Croce*
Lola Ottoni
Eleonora Zanne
Giuditta Meldolesi
Violini II:
Sinni Ricci*
Daniele Rotilio
Gilberto Ceranto jr
Elisa Ciavola
Viole:
Raffaele Nicoletti*
Chiara Sartorato
Violoncelli:
Cristina Vidoni*
Federico Immesi
Giuliana Garda
Contrabbasso:
Marco Contessi*
Clavicembalo:
Simone Pierini
Tiorba:
Giorgia Zanin
Organo
Daniela Lopez Quesada
* prime parti
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Sebbene l’Oratorio nasca con l’intento di promuovere i nuovi ideali religiosi controriformistici ‘fra le genti’, unendo momenti musicali e riflessione spirituale, nel corso del seicento assume sempre più una finalità esclusivamente musicale. Una ‘laicità’ che, in piena autonomia estetica, tende ad inglobare gli effetti stilistici di forme e generi evoluti con l’avvento della ‘seconda prattica’ (cantata, recitativo, aria).
Sviluppo formale ed estetico-musicale che, tuttavia, non rinuncia ai testi sacri o morali: la ricchezza delle immagini contenute nelle affascinati storie bibliche, sono canovacci di grande fascino e, al tempo stesso, preziosi suggerimenti per disegnare con le fantasiose tecniche compositive del tempo mirabili affreschi sonori.
Antonio Caldara (c1670-1736) è fra gli i autori più importanti del secolo ed autore di circa 43 Oratori. Proprio in questo nuovo genere riesce a coniugare sapientemente le raffinate forme strumentali di scuola veneziana con la vibrante vocalità napoletana.
Un connubio che si esplicita vividamente nell’Oratorio di ‘Maddalena ai piedi di Cristo’, eseguito per la prima volta a Venezia nell’anno 1700.
Il testo di Ludovico Forni, rimaneggiato rispetto a quello giù usato da Gasparini nel 1690, viene musicato con una successione di arie, talune accompagnate dal solo ‘continuo’ altre con strumenti, ed arricchito da una scrittura orchestrale che taluni amano ricordare come una delle più fantasiose del tempo, tanto da richiamare gli effetti orchestrali della grande stagione haendeliana.
Direttore principale della Filarmonica Toscanini di Parma, direttore artistico partner della Philharmonie austro-ungarica Haydn, Direttore associato della Münchener Kammerorchester, direttore associato dell’Orchestre National d’Auvergne, direttore principale dell’Orchestra Barocca Real Câmara di Lisbona, Enrico Onofri è cresciuto nell’antico atelier dei suoi genitori a Ravenna (Italia), circondato dalla bellezza del passato fin dall’inizio dei suoi studi musicali, sviluppando da qui una passione per le esecuzioni storiche. Come direttore d’orchestra e solista, è stato così portato a esplorare il repertorio dal XVII al XX secolo creando un suo personale linguaggio attraverso la conoscenza delle prassi storiche, intese come straordinarie fonti di ispirazione per nuovi spunti e panorami interpretativi. La sua carriera è iniziata con l’invito di Jordi Savall a diventare primo violino di La Capella Real quando era ancora studente. Ben presto si è trovato a collaborare con gruppi come il Concentus Musicus Wien, l’Ensemble Mosaiques e Il Giardino Armonico, ensemble che ha diretto come primo violino e solista dal 1987 al 2010. Nel 2002 ha intrapreso la carriera di direttore d’orchestra, che gli ha portato grandi successi. consensi e numerosi inviti da orchestre, teatri d’opera e festival di tutta Europa, Giappone e Canada. Dal 2004 al 2013 è stato direttore principale del Divino Sospiro di Lisbona, dal 2006 è direttore ospite dell’Orquesta Barroca de Sevilla ed ex direttore principale dell’orchestra Academia Montis Regalis.
Gli inviti come direttore o come direttore in residenza includono orchestre come Akademie für Akademie für Alte Musik, Camerata Bern, Bochumer Symphoniker, Vienna Chamber Orchestra, Festival Strings Lucerne, Kammerorchester Basel, Tafelmusik Toronto, Orchestra Ensemble Kanazawa, Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, Real Orquesta Sinfonica de Sevilla, Orquesta de l’Opéra de Lyon, Orquesta Sinfonica de Galicia, Orchestra Metropolitana Lisbon, Real Filharmonia de Galicia, Riga Sinfonietta e altro ancora. In campo operistico, ha diretto produzioni operistiche all’Opéra di Lione, al Teatro de la Maestranza di Siviglia, al Teatro Regio di Torino, all’Halle Staatstheater, tra gli altri, lavorando con registi come Alessio Pizzech, Mariame Clément, David Marton, Stephen Lawless.
Ha fondato il gruppo da camera Imaginarium Ensemble per eseguire il grande repertorio italiano per violino solista dal primo Barocco fino all’Illuminismo. I CD dell’Imaginarium Ensemble hanno ricevuto numerosi premi. Tra questi, il prestigioso Diapason d’or de l’année francese 2020 per “Into Nature, Le stagioni di Vivaldi e altri suoni della Madre Terra”
Enrico si è esibito nelle sale da concerto più famose del mondo, tra cui Musikverein e Konzerthaus di Vienna, Mozarteum di Salisburgo, Philarmonie e Unter den Linden Opera di Berlino, Alte Oper di Francoforte, Concertgebouw di Amsterdam, Teatro San Carlo di Napoli, Carnegie Hall e Lincoln Center di New York, Wigmore Hall e Barbican di Londra, Tonhalle di Zurigo, Théâtre des Champs-Elysées e Théâtre du Châtelet di Parigi, Auditorio Nacional di Madrid, Oji Hall di Tokyo, Osaka Symphony Hall, Teatro Colon di Buenos Aires, accanto ad artisti come Nikolaus Harnoncourt, Gustav Leonhardt, Christophe Coin, Cecilia Bartoli, Katia e Marielle Labèque e altri. Molte delle registrazioni di Enrico con Teldec, Decca, Astrée, Naive, Deutsche Harmonia Mundi / Sony, Passacaille, Nichion, Pentatone, Winter & Winter, Opus111, Virgin, Zig Zag Territoires ecc., hanno ottenuto prestigiosi premi internazionali, come il Gramophone Award, Grand Prix des Discophiles, Echo-Deutsche Schallplattenpreis, Premio Caecilia, Premio Fondazione Cini di Venezia, La Nouvelle Academie du Disque e numerosi Diapason d’Or, Choc de la Musique, 10 de Répertoire des disques compacts.
Enrico è docente di violino barocco e interpretazione della musica barocca presso il conservatorio A. Scarlatti di Palermo dal 1999, attualmente presso il conservatorio G.Rossini di Pesaro. È stato invitato a tenere masterclass in tutta Europa, Canada, USA (Juilliard School, New York) e Giappone. È stato tutore e direttore d’orchestra dell’EUBO (Orchestra Barocca dell’Unione Europea). Nel 2019 gli è stato assegnato il premio F. Abbiati come miglior solista dell’anno.
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L’Orchestra Nazionale Barocca dei Conservatori Italiani è un progetto sostenuto dal Ministero dell’Università e Ricerca, Segretariato generale. Il Conservatorio di Musica “Alessandro Scarlatti” di Palermo è attualmente la sede amministrativa e organizzativa di questa formazione. Ha debuttato ufficialmente il 30 aprile del 2016 a Palermo presso la Chiesa di San Mamiliano ed ha proseguito con successo la sua attività con diverse manifestazioni che l’hanno vista impegnata presso importanti festival e stagioni concertistiche come il Festival dei Due Mondi, i Pomeriggi musicali di Milano, il Festival austriaco di musica antica Trigonale, gli Amici della Musica di Padova, il Festival Barocco di Roma, Settimane Barocche di Brescia e tante altre sedi. Da cinque anni partecipa alle stagioni concertistiche della Fondazione Teatro Massimo di Palermo. Recentemente ha suonato a Roma per un concerto ufficiale del Miur alla presenza del Ministro Fioramonti ed ha registrato un cd con arie inedite di Francesco Gasparini, recentemente pubblicato per Glossa, riscuotendo ottime recensioni e premi dalle riviste internazionali specializzate. Nella stessa occasione ha partecipato ad una registrazione trasmessa da Rai5. Ultimo concerto effettuato, prima del lockdown, nel febbraio 2020 al Teatro Massimo, diretto da Rinaldo Alessandrini. Ha ripreso la sua attività nel marzo 2022 suonando all’Expo di Dubai 2020 un programma vivaldiano con “Le quattro stagioni” e altro diretta da Boris Begelman. Recentemente ha suonato per la stagione del Teatro Massimo di Palermo con un programma che spaziava da Jommelli a Mozart con la partecipazione solistica del soprano Desirée Rancatore e la direzione di Giulio Prandi.
La stampa nazionale si è occupata di questa Orchestra con delle recensioni assai lusinghiere. Citiamo per tutti Mauro Mariani dal “Giornale della Musica” a proposito di un concerto a Roma al Conservatorio di Santa Cecilia: “…bisognava ascoltarli diretti da Enrico Onofri (anche violino solista) con l’Orchestra Nazionale Barocca dei Conservatori, un gruppo quasi perfetto, che non impallidisce davanti ai più noti ensemble specializzati”.