Martedì 17 Dicembre 2024 ore 20.30
Monastero di Trinità dei Monti, Refettorio dei Minimi – ingresso € 15,00
Giovanni Bononcini: “San Nicola di Bari” Oratorio per quattro voci e strumenti
Federico Fiorio (San Nicola), soprano
Valeria La Grotta (Giovanna), soprano
Filippo Mineccia (Clizio), controtenore
Marco Saccardin (Epifanio), basso
Accademia Musicale Emiliana:
Lucrezia Nappini, violino
Marco Rozza, violino
Francesca Camagni, viola
Alessandra Giovannoli, violoncello
Dario Landi, tiorba
Francesco Luigi Trivisano, direzione al cembalo
Il “San Nicola di Bari” è composto come «oratorio per quattro voci, concertino e grosso», su libretto di Silvio Stampiglia nel 1692 da un Giovanni Bononcini poco più che ventenne ma già compositore in rapida ascesa. L’oratorio, il primo dedicato al Santo, fu eseguito per la prima volta a Roma, nella Chiesa di San Giacomo degli Spagnoli a piazza Navona, nella Quaresima del 1693.
La figura di San Nicola di Myra non ci viene presentata attraverso le conosciutissime vicende miracolose. Al contrario, viene raffigurato nell’insolita veste del giovane adolescente Nicola, all’inizio del suo percorso verso la santità, sostenuto dall’affetto della madre Giovanna e del padre Epifanio. La tensione drammatica però trova il suo zenit nel dialogo con Clizio, un amico che non vuole redimersi dalle tentazioni del mondo profano e dai piaceri.
Il simbolismo tra la dimensioni terrena e quella spirituale non è solo testuale ma si rispecchia in un linguaggio musicale fitto di passaggi virtuosistici e madrigalismi di grande effetto: le arie di Clizio hanno sempre un ritmo binario, il ritmo del divenire del mondo; l’aria di fervore mistico di Nicola“ io non vuò dentro al mio core” è in ritmo ternario, una tarantella, autentica metafora di guarigione che esorcizza il male della tentazione. In questo ammaliante duello spirituale, sia la virtù che il piacere si rivelano attraverso la magistrale e sempre ispirata scrittura musicale di Bononcini, quasi a voler lasciare all’ascoltatore, se non il libero arbitrio, la consapevolezza della quotidianità della scelta.
Affatto marginale è la figura della madre Giovanna, archetipo di un materno che è energia motivante e ispiratrice di bene. Il suo ruolo è pieno di immagini potenti: l’ape che consuma il nettare sia dei fiori velenosi, sia della rosa e del giglio. Il padre Epifanio, d’altro canto, è incarnazione della forza necessaria per abbracciare la via della santità e ben espressa nell’aria “Fan temere l’onde che fremono” in cui il genio di Bononcini riesce a dipingere il moto inquieto del mare, attraverso le figurazioni di arpeggi spezzati dei due violini.
L’oratorio, in pieno spirito controriformistico, si conclude con la vittoria del pentimento di Clizio che culmina nel vortice degli sfavillanti virtuosismi del duetto finale di Giovanna e Nicola, espressione di gioia e di una grazia divina che sa redimere e perdonare anche il peccatore più ostinato quando sinceramente toccato dal “raggio eterno”.
L’Accademia Musicale Emiliana (AME) fondata nel 2021 a Parma da giovani musicisti e appassionati cultori di musica antica con l’obiettivo di promuovere il repertorio strumentale e vocale barocco legato al territorio emiliano. Il progetto “San Nicola” nasce come concerto finale della Rassegna Festa Farnese 2024 sostenuto dalla Fondazione Cariparma, aggregando giovani talenti e artisti affermati.
Federico Fiorio nel ruolo di San Nicola, soprano maschile veronese che ha collaborato con direttori di fama internazionale come Diego Fasolis e Ottavio Dantone. Nel 2023 è Nerone nell’Incoronazione di Poppea al Festival Monteverdi di Cremona.
Valeria La Grotta, nel ruolo di Giovanna, madre di San Nicola, è una delle cantanti più interessanti del nostro panorama musicale barocco, si esibisce nei più importanti festival internazionali. Nel giugno 2024 è Idaspe ne “Il Bajazet (Il Tamerlano)” di Vivaldi al Teatro Malibran a Venezia.
Filippo Mineccia nel ruolo di Clizio, controtenore fiorentino già acclamato sulla scena internazionale del repertorio barocco. È solista all’Arena di Verona in Carmina Burana in occasione del 101° Opera Festival 2024.
Marco Saccardin nel ruolo di Epifanio, padre di San Nicola, baritono in grande ascesa, pluripremiato al Cavalli Monteverdi Competition del 2023, a giugno 2024 interpreta il ruolo eponimo nell’Orfeo di Monteverdi al Festival di Cremona.
Francesco Luigi Trivisano, Maestro Concertatore al cembalo, diplomato in pianoforte e clavicembalo si è esibito come solista e continuista al cembalo in importanti festival di musica antica. È il Direttore Artistico della Accademia Musicale Emiliana ed ideatore della rassegna Festa Farnese.